È stata una bellissima giornata quella vissuta dalla scuola sabato 12 luglio in occasione della gita annuale svolta ad Assisi. Si può dire che è ben valsa la pena di attendere questo viaggio di istruzione, che di fatto ha concluso come meglio non si poteva l’anno scolastico 2024/25.
Guidati dal direttore don Lorenzo Bruni e dalla vice-direttrice Francesca Benigni i partecipanti hanno vissuto intensamente il percorso ottimamente delineato, che li ha condotti in posti situati fuori dalle mura e non inclusi negli itinerari più turistici, ma ricchi di storia, pace e spirito francescano. Si è partiti dall’Eremo delle Carceri dove in un luogo immerso nella natura sopra Assisi (circa 800 metri) prima si è stati introdotti nel posto dall’accogliente suor Julienne, che ha ricordato il periodo in cui Francesco è vissuto in questo pre-esistente romitaggio, poi consegnato ai francescani, in particolare a San Bernardino.
Poi fra Enrico nella raccolta atmosfera del bosco ha di fatto tenuto una lezione sul Cantico delle Creature, tema centrale della gita, in occasione del suo 800-simo anniversario. Fu scritto e consegnato da San Francesco ai suoi compagni quando era molto malato, soprattutto per un’infermità agli occhi, come una Lode per contemplare il creato, le creature e soprattutto il Creatore, ma anche per trovare sollievo e conforto umano al suo stato profondamente debilitato.
È anche rivolto all’edificazione del prossimo, in particolare con la strofa del perdono, che suscitò la riconciliazione tra Vescovo e podestà di Assisi, e della sopportazione di malattie e tribolazioni. Infine dopo l’incontro con Bongiovanni, medico di Arezzo e suo amico, che gli annunciò l’irreversibile aggravarsi della sua malattia, Francesco trovò la forza di definire sorella la morte corporale. Come ha detto fra Enrico, ognuno racconta Francesco per come lo sente, e ognuno di noi ha veramente avvertito il suo afflato in un posto così spirituale. Dopo una gradita pausa pranzo e un successivo momento di preghiera consumati presso l’accogliente e ben strutturata Domus Laetitiae, nel primo pomeriggio la comitiva, sempre più coinvolta da quanto proposto, si è recata presso il santuario di San Damiano, ovvero proprio dove San Francesco, affrontando indicibili sofferenze, scrisse nel contempo il Cantico, assistito dai suoi amici, da Santa Chiara e dalle clarisse.
Ci ha fatto ulteriormente apprezzare questa Lode senza tempo fra Gabriele, un novizio, che con la sua preparazione e col suo sorriso ha veramente incarnato e trasmesso quanto scritto e donato a tutti noi da Francesco. Qui abbiamo anche ammirato le opere di Gino Covili, raccolte in una deliziosa mostra pittorica dedicata proprio al Cantico e intitolata “Il grido delle Creature”. Quindi veramente con grande letizia e col cuore gonfio di gioia abbiamo intrapreso la via del ritorno.