Simone e Andrea, Giacomo e Giovanni

Leggiamo Mc 1,16-20. Gesù chiama a sé due fratelli (1,16-18) e poi ne chiama altri due (1,19-20) ed essi lo seguono. I due brani paralleli hanno la stessa struttura: Gesù li vide / li chiamò / lo seguirono.

1. Gesù vide Simone e Andrea mentre stavano lavorando. – «Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori» (Mc 1,16).

«Il mare di Galilea», in realtà, è solo un “lago” formato dal fiume Giordano, lungo km 21 e largo km 12. Era molto pescoso e costituiva una provvidenza per le città che sorgevano nelle sue vicinanze.

a) – Gesù «vide» i due. Marco non vuole dire che lo sguardo di Gesù si è posato casualmente su di loro perché il verbo viene ripetuto per la coppia successiva di fratelli: «vide» Giacomo e Giovanni; ed anche nella successiva chiamata di Levi-Matteo: «Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo… gli disse: “Seguimi”… e lo seguì» (2,14). – Simone e Andrea in quel momento stavano gettando «le reti» per guadagnarsi con la pesca di che vivere.

b) – Li chiamò. «Gesù disse loro: “Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini”» (Mc 1,17). – In quel “vedere” di Gesù è racchiusa la grazia per compiere con slancio quanto Gesù sta per chiedere. Cioè: «Venite dietro a me», diventate miei discepoli. E’ quanto viene indicato con l’avverbio «dietro a me» (opíso mou). Nel mondo rabbinico mai un rabbi avrebbe fatto una richiesta del genere: era la fama stessa del rabbi che gli procurava discepoli. Gesù si comporta in modo opposto e chiama direttamente. E’ la dignità della sua persona accompagnata dal suo sguardo di grazia che giustificavano quella richiesta insolita e la risposta generosa e disinteressata. – « pescatori di uomini» (alièis anthrópôn). La promessa è pittoresca e fondamentale in tutti e tre i Sinottici e ancor più in Marco che è più degli altri l’evangelista della sequela, della chiamata rivolta a tutti di seguire Gesù. Stanno pescando pesce per il mercato; verranno fatti,in quanto predicatori del Vangelo «e amministratori dei misteri di Dio» (1Cor 4,1), pescatori di uomini per il regno dei cieli, pastori e amministratori dei Sacramenti di salvezza.

c) – Lo seguirono. «E subito lasciarono le reti e lo seguirono» (Mc 1,18). La chiamata di grazia raggiunge i due nel loro profondo e li muove all’ascolto; ed essi, in totale libertà personale, si aprono all’ascolto obbediente. Lasciare tutto e muoversi verso l’incognito è quanto si realizza mediante l’ascolto della Parola. «Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore» (Gen 12,4). Sulla parola di Gesu, ripetono il comportamento di Abramo.

2. Gesù vide Giacomo e Giovanni mentre riparavano le reti. «Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti» (Mc 1,19).

Come i due precedenti, anche questi due stanno lavorando invista della pesca, riparano infatti le reti. a) – Gesù «vide» Giacomo e Giovanni. b) – Li chiamò. «E subito li chiamò» (Mc 1,20a). C’è qui l’avverbio «subito», tanto caro a Marco. c) – Lo seguirono. «Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui» (Mc 1,20b). Per i due, che sono dei benestanti rispetto ai due precedenti, la risposta è stata ancor più generoso e doloroso: si privano dei garzoni, lasciano anche il padre.

3. Racconti con poca cronaca e tanta teologia. Il racconto di chiamata dei quattro si radica nel profondo della tradizione apostolica. Lo si legge. Infatti, anche in Mt 4,18-22 e Lc 5,1-11. Marco stesso lo riprende da una tradizione scritta a lui anteriore. In più. sappiamo che Gesù, contrariamente al rabbinismo del tempo, chiamava direttamente persone alla sua sequela: a Filippo dice: «Seguimi!» (Gv 1,43). Il quarto Vangelo è il solo che ci ci ha lasciato in forma di cronaca il nascere di un primo gruppetto di apostoli intorno a Gesù (cf Gv 1,35-46) che in seguito salirà al numero di dodici: «Gesù riprese: Non sono forse io che ho scelto voi, i Dodici?» (Gv 6,70).

Gesù aveva proclamato: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo» (Mc 1,15). Marco ci offre subito dopo, in 1,16-20, un esempio di radicale conversione e fede: nell’accogliere la chiamata di Cristo, nel lasciarsi conquistare da Cristo.

Conclusione. Riflettiamo sulla nostra dignità di «chiamati», tema tanto caro a Paolo. Nella Lettera ai Roman egli scrive: Paolo, «apostolo per chiamata» (Rm 1,1); «anche voi, chiamati da Gesù Cristo» (Rm 1,6), voi «amati da Dio e santi per chiamata» (Rm 1,7). Altrove rivolge l’invito che facciamo nostro: Io, Paolo, «vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, 2con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, 3avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace» (Ef 4,1-2).

P. Crocetti sss