Leggiamo Mc 7,1-23. Provocato dai Giudei perché i discepoli prendevano cibo con mani impure, Gesù si sofferma sulla purità legale per passare poi alla purità che riceveremo da Gesù stesso.

1. Alcuni usi di purificazione. «1Si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. 2Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate 3 – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi 4e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, 5quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?» (Mc 7,1-5).
«I farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme». Dopo Mc 3,6 ricompaiono i farisei, con in più «alcuni scribi , venuti da Gerusalemme» ovviamente per spiarlo e denunciarlo. La cosa si sta facendo seria. Già in tre parti Marco ha presentano, in duro contrasto, l’entusiasmo delle folle e l’ostilità degli avversari (2,1-3,6; 3,20-35; 6,1-6). Ora ne sta nascendo un’altra che tocca quasi le fondamenta della religiosità del tempo, cioè è la purità legale. – «secondo la tradizione degli antichi». che si sono create intorno ai testi biblici già abbondanti (cf Lv cc 11-15; ecc.).

2. Usi rabbinici che rubano il posto del volere di Dio. «6Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: / Questo popolo mi onora con le labbra, / ma il suo cuore è lontano da me. / 7Invano mi rendono culto, / insegnando dottrine che sono precetti di uomini. 
8Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». 9E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. 10Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e: Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte. 11Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”, 12non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. 13Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte» (Mc 7,6-13).
«Ipocriti», Gesù passa subito al contrattacco Voi vi ritenete giusti perché praticate le abluzioni e invece – come dice di voi Isaia 29,13 – giusti non siete. – e continuate a insegnare «precetti di uomini». Per esempio, trascurate il Decalogo rifiutandovi di aiutare i genitori dicendo ad essi che avete già offerto a Dio (korbàa) tutti i vostri beni e non potete toccarli perché non sono più vostri.

3. Non sono i cibi che rendono impuro l’uomo. «14Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! 15Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». [16]
Gesù lascia l’argomento delle “mani pure” e passa ai cibi puri e impuri, cioè che si possono mangiare o non mangiare., «Potrete mangiare di ogni quadrupede che ha l’unghia bipartita, divisa da una fessura, e che rumina» (Lv 11,3ss); quindi, non «il porco, perché ha l’unghia bipartita da una fessura, ma non rumina, lo considererete impuro» (Lv 11,7). – «Ascoltatemi tutti e comprendete bene!». Con questa proclamazione solenne Gesù annulla la distinzione tra cibi puri e cibi impuri e rende possibile il convito tra cristiani ex ebrei e ex pagani (cf At c. 15). Così, la Chiesa apostolica potrà prendere chiare decisioni liberanti sulla purità legale (Atti, cc 10-11.15)

4. La cattiveria del cuore è ciò che può rendere impuro. «17Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. 18E disse loro: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro, 19perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti. 20E diceva: «Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. 21Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, 22adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. 23Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo» (Mc 7,14-23).
«Rendono impuro». E’ nel profondo di noi stessi che viene concepito il marcio, che poi ci fuorvia: «Ciascuno piuttosto è tentato [non da Dio, ma] dalle proprie passioni, che lo attraggono e lo seducono; 15poi le passioni concepiscono e generano il peccato, e il peccato, una volta commesso, produce la morte» (Giacomo 1,14-15).
Conclusione, sulla purità cristiana. Nell’Ultima Cena Gesù afferma: «3Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. 4Rimanete in me e io in voi» (Gv 13,3-4). Quindi, siamo stati resi puri da Gesù, «il sommo sacerdote… santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli» (Eb 7,26). Dobbiamo impegnarci a crescere nell’unione di vita con Lui che ci fa il dono di rimanere in noi. Uno sbocco può essere questo: «essere irreprensibili e puri, figli di Dio innocenti in mezzo a una generazione malvagia e perversa. In mezzo a loro voi risplendete come astri nel mondo, 16tenendo salda la parola di vita» (Fil 2,14-16).

P. Giuseppe Crocetti sss