attirata da quanto egli faceva

Leggiamo Mc 3,7-12. Gesù si ritira in un luogo solitario, ma viene raggiunto da tanta gente proveniente da molte località anche assai distanti. Gli spiriti demoniaci dicono di conoscerlo

1. Gesù cerca un po’ di solitudine. – «Gesù, intanto, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea» (3,7).
Da Cafarnao Gesù si porta in una località non nominata e solitaria nelle immediate vicinanze del lago di Tiberiade, qualificato qui come «mare». Sono «con i suoi discepoli», cioè con quei cinque che ha chiamati direttamente e che ora fanno vita comune con lui, che egli sta istruendo e introducendo progressivamente nel mistero della sua persona. – «Si ritirò» (anechòresen anachorèô), verbo usato solo qui da Marco. Il su significato di fondo è quello di: “sottrarsi da un luogo con la fuga” e poi quello di “ritirarsi” , di andare semplicemente in un luogo appartato. Come già abbiamo visto, Gesù aveva già cercato di procurarsi un po’ un po’ di silenzio orante – «si ritirò in un luogo deserto, e là pregava» (1,35), ma solo per breve tempo. Ora il bisogno di solitudine è maggiore, sia per lui che per i discepoli, dopo le cinque discussioni che aveva sostenuto e dopo il progetto che farisei e erodiani avevano fatto di sopprimerlo. Ma anche questa volta, Gesù non realizza il suo profetto, perché ci vien detto che «lo seguì molta folla dalla Galilea». Notiamo che questa «molta folla» della Galilea si distingue da « una grande folla» proveniente «dalla Giudea» che subito leggiamo.

2. La “grande folla” che si accalca attorno a lui. – «Dalla Giudea 8e da Gerusalemme [da sud], dall’Idumea [ancora, più a sud]e da oltre il Giordano [da est] e dalle parti di Tiro e Sidone [da nord-ovest], una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui» (Mc 3,7b-8).
Questo afflusso massiccio di persone dalla Palestina e dalle zone limitrofe fa nascere in noi una limpida gioia perché tutti vogliamo bene a Gesù e siamo contenti che le persone vadano a lui. Queste vengono oltre che dalla Palestina, da nord a sud, anche dalle varie regioni e città circostanti. Per il Battista Marco aveva scritto: «Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme» (Mc 1,5). C’è sì un afflusso, ma è contenuto: accorrono solo dalla Giudea e da Gerusalemme. Anche in Marco, non tutto è oro fino: perché non nomina la Decapoli che estendeva il suo territorio a ovest del Giordano e del lago di Tiberiade? Perché non nomina nessuna delle città che sorgevano sulle sponde occidentali del Lago?

3. Folla che è in cerca di guarigioni. – «…una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui 9Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. 10Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo» (Mc 3,8b-10).
Che la folla si accalcasse intorno a Gesù è cosa risaputa anche da Matteo e Luca. Importante è rilevare le motivazioni per cui essa si muove. Preparando il contesto del Discorso della Montagna (Mt cc. 5-7) Matteo informa: «Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano» (Mt 4,25), folle ben disposte, tanto che «Vedendo le folle, Gesù salì sul monte … e parla» (Mt 5,1). La stessa cosa avviene nel contesto del “Discorso del Piano” in Luca: «C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone , 18che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie » (Lc 6.17-18). In Marco tanto afflusso non è proprio eccellente: ci si è mossi «sentendo quanto faceva». E’ il taumaturgo che attira; c’è quasi il fanatismo di toccare Gesù, tanto che deve salire su una barca «a causa della folla», per proteggersi fisicamente.

4, Gesù fa tacere gli spiriti impuri. – «11Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». 12Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse» (Mc 3,11-12). Abbiamo parlato già di questi “signori” che sanno – questo soltanto – che Gesù è il Figlio di Dio. Gesù non vuole farsi conoscere attraverso loro.

Conclusione. Eccola, secca secca: accostiamoci al Sacro con le dovute disposizioni interiori. Sia la Messa, la comunione eucaristica, i pellegrinaggi. Altrimenti avviene che “qui multum peregrinantur, raro sanctificantur”(Imitazione di Cristo, I, 23, 4.).

P. Giuseppe Crocetti sss