A conclusione dell’anno scolastico si è svolto in Cattedrale un incontro guidato da don Davide Barazzoni sul venerabile scienziato Enrico Medi con inerenti riflessioni sul rapporto tra fede e scienza.

Fede e Scienza: quale rapporto? La figura di Enrico Medi (don Davide Barazzoni)

Enrico Medi venne a San Benedetto nei primi anni 70 presso i Padri Sacramentini e il suo convegno ebbe un’enorme affluenza. Il 23 Maggio e’ stato proclamato venerabile. Don Davide ha elaborato la sua tesi su Enrico Medi e ne e’ vice-postulatore della causa di beatificazione. Le questioni su Dio e la scienza e il rapporto tra fede e ragione sono di grande attualita’. La stessa Madonna in occasione dell’Annunciazione ha chiesto: come e’ possibile? Spesso si chiedono le motivazioni scientifiche di certi eventi riguardanti anche la vita di Gesu’. Papa Francesco nel libro “Ripensare il pensiero” dice: e’ giusto che la teologia indaghi su altre discipline scientifiche e si metta in rapporto con ogni aspetto della realta’.

Proprio oggi il Papa ha parlato di intelligenza artificiale al G7 (un esperto e’ Padre Benatti): bisogna cogliere il Kairos, il tempo opportuno. Medi nacque a Porto Recanati nel 1911 in una famiglia cattolica, poi trascorse l’infanzia a Belvedere Ostrense. Era stupito dalle meraviglie del creato, spesso si ritirava in preghiera nella cappellina di casa e proprio li’ ricevette la prima comunione. Da allora la sua devozione eucaristica fu centrale nella sua vita, spesso fu invitato ai congressi eucaristici. Sin da bambino contemplazione del creato e del miracolo eucaristico si intrecciarono indissolubilmente. Aveva una mente brillante e si abbevero’ di studi classici, imparo’ addirittura a memoria la Divina Commedia. Poi sorprendentemente si iscrisse a Fisica da Enrico Fermi, perche’ sin da ragazzo voleva conciliare filosofia, fisica e fede. Erano anni in cui si sviluppo’ notevolmente la fisica nucleare. Medi fece una tesi sui neutroni, primo studio mondiale su questa particella. Pochi anni dopo la laurea diventa giovanissimo docente universitario a Palermo e si innamoro’ della Sicilia, dove fu totalmente ricambiato.

La’ visse anche la prima esperienza politica con la Democrazia Cristiana, compagno del padre di Sergio Mattarella. I gesuiti, dove studiava, cercarono di indurlo a prendere i voti, ma lui non senti’ la vocazione e quindi si sposo’ con Enrica e mise su famiglia con 6 figlie, di cui 3 viventi. Fu vicepresidente dell’Euratom (assemblea europea sull’energia nucleare) e in varie consulte vaticane. Spesso tornava tardi a casa, entrava in cappellina, dove si rannicchiava, poi si distendeva e giocava con le figlie. Un gigante per le sue innumerevoli attivita’, ma anche molto umile di fronte al mistero trinitario. Amava molto i giovani e desiderava che la scienza potesse essere divulgata a tutti. Venne eletto come padre costituente e insegno’ Fisica a Roma per piu’ di 40 anni. Lascio’ pero’ presto la politica, non accettando i compromessi che gli furono richiesti. Approfondi’ studi sulla fusione nucleare, di cui oggi si parla molto. Lui si rivelo’ un grandissimo divulgatore per rendere il sapere alla portata di tutti, parlando ad esempio per ore con i suoi studenti.

Fece anche le prime trasmissioni televisive sulla scienza. Un suo allievo fu Zichichi. L’eredita’ di Medi e’ un po’ una nota dolente a 50 anni dalla morte ed e’ da costruire tuttora. Ebbe grande stima di Enrico Fermi come professore, ma non lo segui’ perche’ aveva intuito le finalita’ verso la bomba atomica. Credeva molto nel nucleare, ma subi’ un grande dispiacere nel constatarne l’uso: per questo si dimise dall’Euratom. Smonto’ completamente la credenza che la religione e la fede fossero appannaggio degli ignoranti, mentre la scienza riservata agli intelligenti e sapienti. Anche se l’uomo conoscesse tutta la realta’, non sarebbe pero’ in grado di crearla. Non c’e’ nessuna prova scientifica che dimostri la non esistenza di Dio, anzi piu’ si conosce e piu’ si crede in Dio, piu’ viene voglia di indagare sulla realta’. E’ vero per chi crede nell’uomo, che e’ unitario, che fede e scienza non siano in contraddizione. Tre parole per esprimere la figura di Medi: stupore, armonia e meraviglia. Oltre alle dimensioni fisiche (larghezza, lunghezza ed altezza) c’e’ un’altra dimensione, quella che San Paolo chiamava profunditas, dove rumore del mondo non penetra, ma il silenzio di Dio rende tutto armonioso.